Le idee vengono dalle canzoni

Le canzoni, come rispecchiamento del popolare, non possono che raccontarci la storia. La storia vera, quella non riassunta, non digerita o riflettuta a posteriori.

Nelle canzoni non c’è la storia dei libri, quella studiata e organizzata, c’è semplicemente un presente che fu o che è.

Se oggi per ballare si canta di una dieta (Ma quale dieta?), Pino D’ Angiò, nel 1980 cantava un’idea, ad esempio. Ma quale idea??

Io consiglio di ascoltare la canzone, ma l’idea è sbagliata, non si considera che “lei non ci sta”….In realtà in tutto ciò si nasconde tutt’altro.

Un uomo che si ritiene più brillante di Fred Astaire, al suo confronto “statico e imbranato” concepisce la sala da ballo come fonte di abbordaggio femminile e di prevaricazione animalesca verso la “preda”.

Si sente infallibile,sciolto, ovvio nel prospettarsi un possibile successo, ma una voce del coro (anzi, sarebbe meglio dire “fuori dal coro”) in falsetto, gli rammenta “non vedi che lei non ci sta?”, “maliziosa lei saprà tenere a bada un superbullo buffo come te”.

La sua brillante idea va a farsi naufragare e il macho man diventa solo una buffa macchietta, mentre è la donna la vera protagonista implicita del racconto, quella che sputtana e spazza via convinzioni e convenzione troppo fossilizzate.

D’ Angiò, nelle canzoni in questione, ci dice in fondo che lo stereotipo maschile del macho latino è finito. Lo affermava, con ironia sarcastica, quarant’anni fa a ragion veduta, con alle spalle anni di femminismo. La sua era una provocazione che, però, probabilmente non era ancora assimilata, non ancora compresa.

Oggi, invece, è storia, ma, tuttavia, è anche presente. Possiamo dire che il mito del macho è tramontato nei cuori della gente?

Vediamo di capire che cosa c’è di superato in verità, confrontandoci con i nostri tempi.

-L’idea che la discoteca sia necessariamente un luogo di abbordaggio.

-La convinzione della fissità dei ruoli, l’invincibilità del maschio contro la donna.

-Un modello seduttivo sorpassato che fa riferimento principalmente al mito del duro americano, come Humphrey Bogart, un modello ripreso anche da Fred Buscaglione.

-Un umorismo che non fa più presa perché non aderente alla realtà.

Cos’ha portato invece Ma quale idea nel presente? Ovvero per quale ragione potremmo dire che questa canzone sia pienamente attuale?

La sua contemporaneità risiede forse nel riconoscere che mentre potrebbero essere risultare un po’ “forzati” i comportamenti maschili, quelli femminili non lo sono poi tanto.

La femmina si deve ancora difendere dal maschio e deve mettere in campo strategie di fraintendimento e simulazione per allontanarlo. La revisione legislativa di certe norme (proposta Zan) o l’introduzione di nuovi reati come il cat-calling lo stanno pienamente a dimostrare.

Manca in sintesi la voglia del confronto e forse c’è addirittura una rinuncia definitiva al confronto.

Il risultato è, in fin dei conti,  un non comprendersi, un non ritrovarsi. E come questo smarrimento era forse ancora nuovo e imprevisto nel 1980, oggi come oggi questa incomprensione tra i sessi sembra essersi eternizzata.

Chi deve retrocedere tra i due?

Le parole possono essere belle e giuste, ma spesso non corrispondono agli intenti di chi le dice.

Dirò, tuttavia, che un commento probabile odierno a Ma quale idea potrebbe essere questo:  canzone qualunquista nella quale la donna riveste sempre e ancora il ruolo di preda-oggetto.

Un culto dell’ oggetto che Pino D’ Angiò torna nuovamente a riproporre sempre con la maschera dell’ironia e della satira in Okay okay, che si potrebbe definire un facsimile di Ma quale idea per giri armonici, arrangiamenti, testo rappato.

E non m’importa se son bionde, non m’importa se sono more A me basta che sian tonde e disposte a far l’amore

Ovvero: basta che respirino!

E ancora:

Io le inchiodo contro il muro con un’aria da mandrillo I miei soli souvenir son rossetti e tacchi a spillo Le castane le consumo solamente a colazione E le rosse le rifiuto ne ho già fatto indigestione Quando sono di tre quarti le regalo a qualche amico Se decido per più tardi le conservo dentro il frigo.

Ora sarebbe lecito chiedersi:

Quale maschio approverebbe oggi con entusiasmo queste parole? Quale maschio ne sarebbe entusiasta?

Dalla risposta dipende necessariamente quanti progressi o regressi abbiano avuto luogo dal 1980 ad oggi.

Dalla risposta possiamo renderci conto anche del ruolo della satira. Quanto la satira ridicolizza il vero o profetizza il falso?

Certamente ancora oggi questi versi di Ma quale idea possono essere ancora validi:

E tu che avresti di speciale che in un altro no non c’è….lei ti farà girare in tondo senza avere mai le cose che pretendi, un fondo scusa, tu che dai?

Ancora un punto a favore della donna!

 
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